Dea – di Cecilia

Perchè io sono la prima e l’ultima
io sono la venerata e la disprezzata,
io sono la prostituta e la santa,
io sono la sposa e la vergine,
io sono la mamma e la figlia,
io sono le braccia di mia madre,
io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sposata e la nubile,
io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato,
io sono la consolazione dei dolori del parto
io sono la sposa e lo sposo,
e fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre,
io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto.

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